Venere in Leone
Oggi, 27 giugno, Venere (poco dopo le 19) passa dal tenero e suscettibile segno del Cancro al fiero Leone. Questa posizione di Venere mi richiama alla mente l’immagine di Cibele col suo carro trainato da leoni. Cibele era una Grande Madre venerata in Frigia, il cui culto era stato adottato da Roma a partire dal II secolo a.C. Cibele aveva un amante, che forse era anche suo figlio, Attis. Costui, dopo essersi stancato dell’amore regale di Cibele, andò a cercarsi una comune mortale, facendo infuriare Cibele che lo sorvegliava dal cielo, dall’alto del suo carro.
L’amore, con Venere in Leone, è un po’ così: possessivo, non ammette scappatelle, anche perché questo tipo di Venere non si capacita che il suo amato possa anche minimamente distrarsi e desiderare un’altra quando ha già “er mejo”, la crème de la crème delle donne.
Il Leone ci parla infatti di identità, di non aver paura – mai – di essere quello che siamo. Ci insegna a non negare noi stesse.
Questo è il momento di andare alla scoperta di chi siamo veramente, soprattutto se la vita ultimamente ci ha messo in crisi, se gli eventi ci hanno confuse e le nostre stesse reazioni ci hanno sorpreso. C’è molto, molto di più, dentro di noi, di quanto abbiamo finora manifestato. Siamo sempre molto più di ciò che crediamo di essere. Siamo un mondo da scoprire, da esplorare. L’esplorazione non è la funzione suggerita dal Leone; questo segno di indica infatti di accettare l’identità che si è rivelata a noi, e di accarezzare la criniera di quella leonessa che sonnecchia nella nostra anima.
Il Leone è il segno dell’espressione di sé, un’espressione prima di tutto creativa, e anche artistica, volendo. Se vogliamo essere in sintonia con questo segno attraversato dalla signora dell’amore e del piacere in questo momento, facciamolo tramite la danza, soprattutto quella africana, e la musica, soprattutto le percussioni. Ma anche tramite il teatro, meglio se possiamo giocare a impersonare personaggi lontani da quello che siamo nella realtà ordinaria. Se proprio non è possibile, facciamolo da spettatori, partecipando a spettacoli, concerti, mostre.
Nulla toglie che a casa, dopo aver cercato su youtube la musica adatta, possiamo sfogarci pestando i piedi sul pavimento come se fosse il suolo della Madre Terra e, dimenandoci senza remore, riscoprire il gusto della creazione, ritrovare il nostro potere, lo stesso di Shiva che danzando creava appunto gli universi. Dopo, saremo di umore migliore e saremo incredibilmente più fiduciose e sicure di noi stessi, avendo ritrovato la relazione con il corpo e con l’anima, avendo ritrovato la nostra personale Venere in Leone.
Il Leone è anche il segno dell’amore fisico, del sesso gioioso, ma anche dei figli, dei bambini e dell’educazione. Frequentare i piccoli ci può insegnare molto sulla fiducia in sé (ce ne vuole molta per essere bambini) e sul non aver paura di essere se stessi. Quindi giochiamo, giochiamo anche noi come bambini, divertiamoci! È la parola d’ordine di Venere in Leone.
Vale la pena aggiungere che i segni di Fuoco (Leoni, Ariete e Sagittario) godranno immensamente di questo passaggio di Venere? E che anche Bilancia e Gemelli ne trarranno gioia e godimento? L’Acquario potrebbe trovare l’atmosfera creata da questo transito un po’ “troppo” per lui/lei: esagerata nelle sue manifestazioni, eccessivamente drammatica. Suvvia, Acquario, smollati un po’ e partecipa alla danza! Scorpione e Toro potrebbero invece sentirsi fuori posto; lo Scorpione obbligato a “tirare fuori”, a illuminare le zone che invece vorrebbe tenere nell’ombra, potrebbe veder venire alla luce i suoi segreti. Il Toro non teme gli eccessi vitalistico di questo passaggio, ma potrebbe sentirsi pungolato, trascinato fuori dalle sue comodità e punzecchiato dagli aghetti spiacevoli della gelosia.
In ogni caso, seguiamo la danza!
Monica Amarillis
Questo post fa parte della serie “La Danza di Venere”. Segui gli aggiornamenti per sapere di cosa si tratta!